giovedì 2 gennaio 2014

A Salerno grande successo per il XXIII Corso di introduzione alla speleologia

Di Aristide Fiore
Discesa di un pozzo nella Grotta dei Vitelli, sui Monti Alburni.
Discesa di un pozzo nella Grotta
dei Vitelli, sui Monti Alburni.
(Foto: A. Fiore)
[Pubblicato su Le Cronache del salernitano, 29 dicembre 2013, p. 8.]
Con la consegna degli attestati di partecipazione presso la sede del Club Alpino Italiano – Sezione di Salerno si è concluso il XXIII Corso di introduzione alla speleologia, diretto dall'Istruttore di Speleologia (IS) Mario Petrosino, in collaborazione con la Scuola Nazionale di Speleologia - CAI.
Le lezioni pratiche, che si sono svolte in varie località dei Monti Picentini e dei Monti Alburni, sono state dedicate all'apprendimento delle tecniche di progressione in grotta, con particolare riferimento alla progressione su sola corda, in quanto le cavità naturali comprendono spesso ambienti che si sviluppano in verticale i quali generalmente non possono essere percorsi in arrampicata. Le lezioni teoriche, svoltesi come di consueto nella sede sezionale, hanno riguardato tutti gli aspetti fondamentali della speleologia, una disciplina che, per propria natura, costituisce un crocevia di saperi, tutti incentrati sulla conoscenza dei fenomeni carsici e sulle loro molteplici interazioni con l'ambiente di superficie e l'attività antropica. Nell'illustrarli, si è fatto ampio ricorso a esempi tratti dall'ambito regionale o locale, sia per conferire maggiore familiarità agli argomenti trattati sia per favorire la conoscenza del nostro territorio. Ai partecipanti è stata anche offerta l'opportunità di apprendere alcune nozioni di base sul primo intervento in caso di incidente e sulle modalità di attivazione del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico.
Gli organizzatori sono certi di aver accresciuto nei partecipanti, quali che siano le loro intenzioni relativamente all'opportunità di prolungare loro esperienza in questo campo, la consapevolezza della bellezza e della fragilità dell'ambiente carsico. Agli eventuali nuovi esploratori augurano invece di poter contribuire alle nuove scoperte, che certamente attendono chi si accinge a scrutare il mondo sotterraneo, del quale ancora oggi è nota solo una minima parte; o almeno di potersi unire a coloro che ne diffondono la conoscenza, se è vero che uno speleologo può dirsi tale solo in quanto condivide ciò che ha visto.
L'esito del corso è risultato positivo per sei allievi, su un totale di otto iscritti: Giuseppe Carrus, Raffaele Di Domenico, Iolanda Grimaldi, Annagrazia Mancini, Carmine Nobile e Claudia Zambrano. Come sempre i neo-speleologi sono stati festeggiati da tutti i soci della Sezione.