giovedì 4 aprile 2013

Carlo Di Lorenzo: "Visibile in ascolto"

Alcune opere esposte.

Tradizione e innovazione, rappresentazione e astrazione, memoria e reinvenzione potrebbero essere le coordinate che definiscono la rivisitazione delle antiche “riggiole”, le mattonelle in terracotta dipinta con smalti, proposta da Carlo di Lorenzo nella mostra "Visibile in ascolto", che è stata curata da Marco Alfano e si è tenuta dal 16 al 24 marzo presso le scuderie di Palazzo Genovese, in Largo Campo, a Salerno. Le venticinque piastre ceramiche esposte sono state realizzate a mano dall'autore presso la ditta Ceramiche Vietri Antico “Francesco De Maio”, recuperando e riformulando la tecnica tradizionale. I luoghi cari all'autore, paesaggi costieri e scorci del centro storico di Salerno, sono stati rappresentati valorizzando il contrasto tra i colori vivaci e la superficie di terracotta volutamente lasciata libera per stimolare la partecipazione dell'osservatore. Sembrano scaturire come delle apparizioni al di là di una densa colatura di smalto bianco: un intervento gestuale che conferisce il carattere dell'unicità a un prodotto tipicamente seriale.

Alcune opere esposte.

1 commento:

  1. Il bianco si presta a numerose simbologie: lo splendore della verità e del desiderio, l’annullamento in una cecità che risucchia, la purezza o l’impudica aggressione del rimosso. Nell’osservare le riggiole della mostra, ho avuto la netta sensazione che le colature bianche fossero una sorta di mareggiata dell’oblio, un tentativo di cancellare tracce e colori a cui l’immagine si oppone caparbiamente.

    RispondiElimina