La dominazione etrusca si espanse a sud fino a occupare il versante
occidentale della Campania. Il Museo Archeologico Nazionale di
Pontecagnano (SA) ospita reperti
provenienti dagli scavi archeologici effettuati nell’antico centro
Etrusco Campano. Il materiale rinvenuto proviene da un antico
insediamento villanoviano
forse denominato "Amina" sul quale sorse in epoca romana
l'antica Picentia,
e comprende i corredi funerari di circa 9000 tombe delle necropoli
scoperte nella zona, databili dal 3000
a.C. al III
secolo a.C.
Il percorso espositivo, che segue un ordinamento cronologico, è
organizzato in sei sezioni e consente approfondimenti sulla città e sul suo sviluppo urbano,
sulle necropoli, sui santuari, sulle produzioni artigianali
servendosi di ambientazioni e ricostruzioni che rappresentano
contesti relativi alla tecnologia, alle pratiche religiose o funebri
o a momenti della vita quotidiana. Di particolare interesse è la
sezione dedicata alle aristocrazie del periodo Orientalizzante (fine
VIII - fine VII sec. a.C.), con le riproduzioni in scala reale di
alcune sepolture che, per la composizione e la qualità del corredo
funerario, sono state definite “principesche” e rappresentano il
periodo di massima fioritura dell’antico insediamento.
Una sala del museo. (Visualizzare la galleria.) |
La storia e la geografia sono alla base di quel pensiero plurale tanto decantato e non sempre attuato che permette lo studio di un fenomeno secondo diverse prospettive. Sianmo debitori agli Etruschi, tra l'altro, di una visione della morte a suo modo rassicurante e benefica, dove è la bellezza a esorcizzare il buio che incombe su di noi.
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