martedì 31 dicembre 2013

La Romei e la Siano alla Di Caro

Di Aristide Fiore
Francesca Romei, Untitled I, II, III.
Francesca Romei, Untitled I, II, III.
[Pubblicato su Le Cronache del salernitano, 27 dicembre 2013, p. 10.]
Proporre «un viaggio alla riscoperta della tradizione con il desiderio di riscattare i prototipi della creatività umana e di rifondare l'immaginario collettivo mediante atmosfere plastiche in cui l'arcaico si fonde con l'attualità», in accordo con le attuali tendenze dell'arte contemporanea: così, in sintesi, Antonello Tolve, curatore di “A very special project about ceramic”, illustra l'obiettivo della doppia personale di Francesca Romei e Mariella Siano, allestita a Salerno presso la Galleria Tiziana Di Caro, in via delle Botteghelle 55, che fino al 22 febbraio 2014 permetterà di ammirare la loro
Francesca Romei, Coastal village.
Francesca Romei, Coastal village.
 produzione più recente.
Entrambe nate a Salerno e reduci da percorsi formativi in Gran Bretagna, Francesca Romei e Mariella Siano hanno in comune anche l'attaccamento al proprio territorio, che si traduce nella rivisitazione di temi e aspetti caratteristici attraverso il linguaggio della ceramica. Concentrandosi nel primo caso su forme e oggetti e nell'altro sull'uso del colore, le due artiste riescono a «indicare una rinnovata coappartenenza di passato e presente», i quali si integrano in tal modo «nell'orizzonte mentale e emotivo della contemporaneità».
Francesca Romei, Vasi comunicanti.
Francesca Romei, Vasi comunicanti.
Francesca Romei, ritornata in Italia dopo un Master in Ceramic Design alla Staffordshire University, si è affrancata dalla produzione seriale e ha preferito dedicarsi a una ricerca formale soggetta a un'evoluzione costante, che si esplicita attraverso varianti costituite dalle decorazioni applicate agli oggetti. L'ancoraggio alla tradizione è reso evidente soprattutto dalla riproposizione di forme, stili decorativi e persino manufatti legati alla cultura e al territorio di origine. La forma dei tre vasi “Senza titolo I, II, III”, mutuata dalle cupole maiolicate della costiera amalfitana, conserva il carattere del modello cui si ispira nonostante la monocromia, il riadattamento della struttura e la necessaria riduzione di scala. Lo stesso accade nel caso di “Coastal Village”, sintesi del tipico borgo costiero amalfitano felicemente rimodulata in un'elegante installazione angolare, mentre i “Vasi comunicanti”, piccole, agili installazioni a parete, nascono da un'idea dissacratoria, che recupera il tema della tradizionale acquasantiera, liberandolo però dalla funzione originaria mediante l'accostamento a fedeli... riproduzioni di tubature, con un palese intento puramente estetico ma non privo d'ironia.
Le "costruzioni verbocromatiche" di Mariella Siano.
Le "costruzioni verbocromatiche" di Mariella Siano.

Mariella Siano, la cui formazione comprende un approfondimento dello studio della tradizione ceramica presso il Central St. Martin di Londra, al suo ritorno a Salerno ha aperto un laboratorio per dedicarsi all'analisi delle forme organiche di origine marina, vegetale, animale, che abbinata alla sperimentazione di variabili cromatiche ha dato origine a uno stile personale ben riconoscibile. Per questa mostra ha deciso di tralasciare i temi abituali per dedicarsi a un lavoro sulla parola, traducendo in installazioni a parete realizzate in ceramica vivacemente colorata alcuni giochi linguistici, ideati da Giovanni Loria sulla base di assonanze grafiche o semantiche. Si tratta di «perturbazioni caotiche (estetiche) della fraseologia» (INFINECONFINEAFFINE; ESSENZASSENZA; UNIVERSOVERSOUNICO), che assumono talvolta l'aspetto di «parafrasie programmate» (SPEZZO LEGAMI PEZZI DI LEGO DA RAMI; UMANI IMPIGLIATI NEGLI AMI. AMI?) o di equazioni di parole (IDEALI = IDEECONLEALI) e riescono a determinare fecondi cortocircuiti, generatori di nuovi significati. L'apporto della ceramista si focalizza sulle lettere alfabetiche, unità minime di senso impreziosite dagli smalti, che ne accentuano la presenza dando luogo a eleganti «costruzioni verbocromatiche».
La mostra è visitabile dal martedì al sabato, ore 15.00-20.00, o su appuntamento.

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