Di
Aristide Fiore
Francesca Romei, Untitled I, II, III. |
[Pubblicato
su Le
Cronache del salernitano,
27 dicembre 2013, p. 10.]
Proporre
«un
viaggio alla riscoperta della tradizione con il desiderio di
riscattare i prototipi della creatività umana e di rifondare
l'immaginario collettivo mediante atmosfere plastiche in cui
l'arcaico si fonde con l'attualità»,
in accordo con le attuali tendenze dell'arte contemporanea:
così, in sintesi, Antonello Tolve, curatore di “A very special
project about ceramic”, illustra l'obiettivo della doppia personale
di Francesca Romei e Mariella Siano, allestita a Salerno presso la
Galleria Tiziana Di Caro, in via delle Botteghelle 55, che fino al 22
febbraio 2014 permetterà di ammirare la loro
Francesca Romei, Coastal village. |
produzione più
recente.
Entrambe
nate a Salerno e reduci da percorsi formativi in Gran Bretagna,
Francesca Romei e Mariella Siano hanno in comune anche l'attaccamento
al proprio territorio, che si traduce nella rivisitazione di temi e
aspetti caratteristici attraverso il linguaggio della ceramica.
Concentrandosi nel primo caso su forme e oggetti e nell'altro
sull'uso del colore, le due artiste riescono a «indicare
una rinnovata coappartenenza di passato e presente»,
i quali si integrano in tal modo «nell'orizzonte mentale e emotivo
della contemporaneità».
Francesca Romei, Vasi comunicanti. |
Francesca Romei, ritornata in Italia dopo un Master in Ceramic Design alla
Staffordshire University, si è affrancata dalla produzione seriale e
ha preferito dedicarsi a una ricerca formale soggetta
a un'evoluzione costante, che si esplicita attraverso varianti
costituite dalle
decorazioni applicate
agli oggetti. L'ancoraggio alla tradizione è reso evidente
soprattutto dalla riproposizione di forme, stili decorativi e persino
manufatti legati alla cultura e al territorio di origine. La forma
dei tre vasi “Senza titolo I, II, III”, mutuata dalle cupole
maiolicate
della costiera amalfitana, conserva il carattere del modello cui si
ispira nonostante la monocromia, il riadattamento
della struttura
e la necessaria riduzione di scala. Lo stesso accade nel caso di
“Coastal Village”, sintesi del tipico borgo costiero amalfitano
felicemente rimodulata in un'elegante installazione angolare, mentre
i “Vasi comunicanti”, piccole, agili installazioni a parete,
nascono da un'idea dissacratoria, che recupera il tema della
tradizionale acquasantiera, liberandolo però dalla funzione
originaria mediante l'accostamento a fedeli...
riproduzioni di tubature, con un palese intento puramente estetico ma
non privo d'ironia.
Le "costruzioni verbocromatiche" di Mariella Siano. |
Mariella Siano, la cui formazione comprende un approfondimento dello studio
della tradizione ceramica presso il Central St. Martin di Londra, al
suo ritorno a Salerno ha aperto un laboratorio per dedicarsi
all'analisi delle forme organiche di origine marina, vegetale,
animale, che abbinata alla sperimentazione
di variabili cromatiche
ha dato origine a uno stile personale ben riconoscibile. Per questa
mostra ha deciso di tralasciare i temi abituali per dedicarsi a un
lavoro sulla parola, traducendo in installazioni a parete realizzate
in ceramica vivacemente colorata alcuni giochi linguistici, ideati da
Giovanni Loria sulla base di assonanze grafiche o semantiche. Si
tratta di «perturbazioni
caotiche (estetiche) della fraseologia»
(INFINECONFINEAFFINE; ESSENZASSENZA; UNIVERSOVERSOUNICO),
che assumono talvolta l'aspetto di «parafrasie
programmate»
(SPEZZO
LEGAMI PEZZI DI LEGO DA RAMI; UMANI IMPIGLIATI NEGLI AMI. AMI?)
o di equazioni di parole (IDEALI
= IDEECONLEALI) e riescono a determinare fecondi cortocircuiti,
generatori di nuovi significati. L'apporto
della ceramista si focalizza sulle lettere alfabetiche, unità minime
di senso impreziosite
dagli smalti, che ne accentuano la
presenza dando luogo a eleganti «costruzioni
verbocromatiche».
La
mostra è visitabile dal martedì al sabato, ore 15.00-20.00, o su
appuntamento.
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