venerdì 14 giugno 2013

Il “ratto d'Europa” secondo Paolo Signorino

[Pubblicato su ROMA Cronaca di Salerno e provincia, 27 marzo 2013, p.26.]
Si può ricominciare partendo dalla cultura. L'auspicio attribuito a Jean Monnet potrebbe essere il filo conduttore della XXI Giornata FAI di primavera, in occasione della quale sabato 23 e domenica 24 la Pinacoteca Provinciale ha ospitato la mostra Paolo Signorino per Europa, curata da Laura Del Verme ed Erminia Pellecchia e onorata dalla presenza del Maestro Mario Carotenuto al vernissage.
L’esposizione allestita da Floriana Gigantino occupa due sale della Pinacoteca, la prima delle quali accoglie undici dipinti appartenuti al nucleo pittorico presentato nel 1998 al Parlamento europeo di Strasburgo, in occasione della mostra Quinze portraits de nos littératures, una serie di ritratti di scrittori rappresentativi di ciascuno Stato membro dell'epoca. Il metodo adottato per realizzarli è la “foto-grafia”, come ebbe a definirla Filiberto Menna, ovvero la trasposizione pittorica di immagini fotografiche, già proposta dall'artista nei primi anni Ottanta con un ciclo dedicato a Marcel Proust. Lo schema di queste tele, che accosta a ciascun personaggio uno sfondo ideale rappresentato come se si trattasse di una vecchia cartolina, è di semplice lettura, perché concepito come strumento di divulgazione, ma per nulla scontato, come dimostra l'attenta scelta dei fiori e degli oggetti simbolici che accompagnano i ritratti, pensati come attributi iconografici dei personaggi.
L'intento di Signorino è celebrare la cultura europea, vero fondamento della comune identità, come sottolineato da Giuseppe Cacciatore, presidente della Società salernitana di storia patria, nell'Introduzione al catalogo: “Nelle sue tele e nella luce della sua ispirazione si fa strada un soggetto unitario e insieme prismatico: l’Europa come entità transnazionale impegnata a costruire la cultura del nuovo umanesimo e dell’universalismo democratico. È questa l’Europa che dobbiamo prendere sul serio, giacché costituisce la vera alternativa agli assolutismi fondamentalistici e agli egoismi di rinascenti identità nazionalistiche, ma anche alle rinnovate egemonie di paesi economicamente forti e chiusi nel loro egoismo economico-finanziario”.
La seconda sala ospita alcuni bozzetti e l’inedito dipinto “Per Europa”, una personalissima interpretazione del “Ratto d'Europa” di Luca Giordano, qui liberata dalle ombre seicentesche per dare risalto a uno scorcio della Costa d'Amalfi che lega il nostro territorio al mito. Completano l'allegoria un albero d'ulivo e un cartiglio sospeso a mezz'aria, sul quale è accennata la colomba della pace, citazione della celebre affiche disegnata da Pablo Picasso per il Congresso della pace del 1949, e il manto azzurro della principessa, che dodici stelle trasformano nella bandiera dell'Unione Europea. La pace, che ha dato il via al processo di unificazione, e la sua meta sono i due poli della gioiosa corsa del toro ornato di fiori attraverso il Mediterraneo, culla di grandi civiltà e crocevia di popoli. Proprio la colomba e il vessillo dell'Unione, i due simboli più importanti della mostra, impreziosiscono la torta offerta per l'inaugurazione dall'associazione culturale Scriptorium, un delizioso esempio di cake design per salutare l'incontro fra l'Europa e l'arte del Maestro Signorino.
La mostra di Paolo Signorino alla Pinacoteca provinciale di Salerno.
La mostra di Paolo Signorino alla Pinacoteca provinciale di Salerno.

Nessun commento:

Posta un commento