venerdì 14 giugno 2013

L'arte del Novecento in mostra al Catalogo


Renato Borsato, "Ingresso del mio studio".
Renato Borsato,
"Ingresso del mio studio",
olio su tela (foto: A. Fiore).
[Pubblicato su Le Cronache del salernitano, 18 maggio 2013, p. 20.] 
Sino al 1 giugno la Galleria "Il Catalogo" presenta alcune opere di autori italiani del Novecento. Lelio Schiavone e Antonio Adiletta hanno selezionato per l'occasione olii, disegni e acquerelli di pittori particolarmente apprezzati dal pubblico e dai collezionisti, che rappresentano efficacemente le relazioni artistiche e personali che hanno animato l'attività pluridecennale del celebre spazio espositivo salernitano. Due olii su tela di Renato Borsato (n. 1927): “Ingresso del mio studio”, uno splendido esempio del suo “impressionismo ottimista e propiziatore”, come lo definì Alfonso Gatto, e “San Giovanni e Paolo”, un malinconico scorcio della sua Venezia. Di Enzo Pregno (1898-1972), molto apprezzato da Oskar Kokoschka, che nel 1950 volle andare a trovarlo nel suo studio a Firenze, si può ammirare una natura morta con cocomero, olio su tela. Si accendono dei colori del tramonto i “Pini Rossi” di Rodolfo Ceccotti (n. 1945), che mostrano l'influsso di Constable e di altri grandi autori dell'ottocento, eletti dall'artista come maestri ideali. Renzo Grazzini (1912-1990) è rappresentato da opere che offrono un saggio del suo realismo segnato da accenti espressionistici: “Paese”, olio su tela, “Pescatori” e una natura morta, entrambi olii su compensato. “Paesaggio”, un olio su cartone di Folco Chiti Batelli, dà prova della sua maestria nella rappresentazione di questo soggetto, mentre Antonio Possenti (n. 1933) è presente con una tecnica mista su carta di carattere ironico e surreale. La pittura di Lorenzo Giandotti (n. 1935), è rappresentata una delle sue famose porte a vetri, capaci di evocare la presenza umana in un'atmosfera sospesa. Gastone Breddo (1915-1991), viene celebrato attraverso una delle sue nature morte dall’impianto compositivo post-cubista. Infine alcuni dipinti a olio di Sergio Scatizzi, sia su tavola sia su carta francese.
Per quanto riguarda il disegno, la “Figura”, pennarello su carta, di Guido Gambone (1909-1969), reca il segno inconfondibile del maestro avellinese, che contribuì a proiettare nel mondo della grande arte la ceramica vietrese, ed è accompagnata da un'altra “Figura”, matita su carta, di Lorenzo Viani (1882-1936).
Renzo Grazzini, "Paese".
Renzo Grazzini, "Paese", olio su tela.
(Foto: A. Fiore).
Fra gli acquerelli, si segnalano “Ragazza” di Mario Marcucci (1910-1992) e una luminosa natura morta del pistoiese Mirando Iacomelli (1929-2007).
In definitiva, si tratta di un imperdibile appuntamento con la grande pittura italiana, che precede la stagione estiva, durante la quale la galleria sarà aperta al pubblico solo in orario pomeridiano, in attesa di un altro allestimento di elevata qualità, previsto per l'autunno.

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