venerdì 14 giugno 2013

Pietro Loffredo tra corvi e corni al castello di Arechi



[Pubblicato su Le Cronache del salernitano, 18 maggio 2013, p. 21.]
Partita ieri la nuova stagione di eventi organizzati dalla Provincia di Salerno, con la mostra “Talisman” di Pietro Loffredo, patrocinata dalla Provincia di Salerno, collocata nella suggestiva cornice del Castello di Arechi, grazie alla disponibilità della direzione dei musei e biblioteche provinciali. Come suggerisce il titolo, l'allestimento curato dall'artista con Erminia Pellecchia e Tommaso Pirretti è dedicato all'uso degli amuleti nelle diverse culture e rientra in una più ampia ricerca, che intende approfondire il rapporto dell'uomo col mondoe i vari espedienti escogitati per affrontare l'incertezza. È articolato secondo un percorso scandito da sagome dipinte di corni coronati, che guidano il visitatore alla scoperta di arazzi e installazioni. La scelta del contesto non è affatto casuale, ma scaturisce dall'intenzione di sottolineare la persistenza, in un'epoca caratterizzata da un diffuso scetticismo spesso solo di facciata, di credenze e usanze che conservano immutato il loro fascino e il loro potere rassicurante. L'interpretazione di Loffredo gioca sulla similitudine tra la sagoma sinuosa del corno e quella del pesce, tipico portafortuna delle popolazioni nordafricane. Il confronto con la cultura nordica sfocia invece in un rapporto dialettico tra il corvo, animale apotropaico presso i popoli germanici, e il corno, che vede quest'ultimo soccombere in un'ipotetica lotta con l'uccello, quasi a sottolineare la condizione di inferiorità della cultura meridionale, solare e incline all'irrazionalità, rispetto alla fredda razionalità e al cinico opportunismo dell'animale. Tale squilibrio è però destinato adannullarsi: la mentalità calcolatrice non può bastare a se stessa. Occorrerebbe almeno un po' di umanità, magari veicolata tramitel'apporto beneaugurale dei corni, che, sebbene insufficienti a fronteggiare tutte le difficoltà, potrebbero almeno stimolare il cambiamento e consentire alle ali nere dei “guardiani delle coscienze”, le scure sagome che rappresentano gli sfortunati e i perseguitati, di aprirsi alla speranza, senza dimenticare però la lezione del corvo: ognuno è artefice della propria fortuna.

Il catalogo della mostra, pubblicato dalla casa editrice d’arte Paparo di Napoli, sarà presentato in occasione della chiusura dell'esposizione, il 25 giugno alle 19.00, con un evento spettacolare a cura delle Zampogne di Daltrocanto, dell’Enoteca provinciale e dell’Arechi servizi. La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 9.00 alle 19.00, e la domenica, dalle 9.00 alle 18.30. Resterà chiusa il lunedì.

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